L’olfatto è decisamente il senso più sviluppato nel cane. Il cane, a differenza dell’uomo, vive in un mondo fatto soprattutto di odori; attraverso l’olfatto conosce e riconosce tutta la realtà che lo circonda.
I cani hanno un organo vomeronasale (VNO), detto “Organo di Jakobson“, che permette loro di catturare i feromoni, delle particolari sostanze chimiche prodotte da alcune ghiandole secretorie. I ferormoni, che sono presenti nella saliva, nell’urina, nelle feci, nelle ghiandole anali, nelle secrezioni prepuziali, vaginali e nelle ghiandole presenti su tutto il corpo, comunicano lo stato sociale, le condizioni emotive e fisiologiche, l’età e i rapporti genetici.
La superficie dell’epitelio olfattivo di un cane ha un’estensione che misura dai 18 ai 150 cm quadrati, mentre nell’uomo misura dai 2,5 ai 4 cm quadrati; i ricettori olfattivi in un cane arrivano anche a 220 milioni, mentre nell’uomo sono soltanto 5 milioni. E’ per questo che per un cane annusare un marciapiede è come per un umano leggere un giornale, attraverso le tracce lasciate egli capisce cosa lo circonda: se è un posto nuovo, se ci sono cani nelle vicinanze o ci sono stati, se altri umani, oltre al suo padrone, sono passati di lì…