Per molto tempo il mastino tibetano è stato considerato l’unico progenitore di tutti i molossoidi.
Gli studi più recenti stanno mettendo in dubbio questa tesi: ma la cosa in fondo ha solo un interesse accademico. Quel che sappiamo con certezza è che gli antichi molossi, arrivati forse in Europa al seguito dei Fenici, si incrociarono con i cani autoctoni dando origine a diverse razze.

La storia che ci interessa più da vicino è quella che si svolse tra Svizzera e Germania: un gruppo di molossoidi nero-focati si stabilì infatti nella regione svizzera dell’Appenzel, e da qui raggiunse, a sud, le regioni dell’Entlebuch e di Berna, dove diede origine agli omonimi bovari svizzeri.
A Nord, invece, il cane si localizzò dapprima nei cantoni di Ardovia e di Shafusa, e da lì attraversò la regione tedesca del Wuttemberg, dove probabilmente si incrociò ancora con cani da pastore locali e con cani da presa olandesi ed inglesi. Fu così che il cane approdò infine alla città di Rottweil, da cui avrebbe preso il nome.
Fin dal Medioevo, questa cittadina era stata un importante centro per il commercio del bestiame.
I macellai divennero così i principali allevatori ed utilizzatori di questo molossoide, che inizialmente venne chiamato proprio “Metzgerhund”, “cane dei macellai”.


Nel 1901 venne stilato il primo Standard della razza, e nel gennaio del 1907 nacque il primo Rottweiler club tedesco, il DRK.
Pochi mesi dopo veniva fondato il club “rivale”, chiamato IRK , Rottweiler club internazionale.
Essi furono antesignani degli annosi contrasti tra bellezza e lavoro: il primo infatti, basava la sua selezione sul carattere, mentre il secondo curava soprattutto la morfologia.


Solo nel 1921 si sarebbe finalmente arrivati ad un’unica società specializzata: l’ADRK, club generale germanico del Rottweiler.
Il principale capostipite della razza può essere considerato Lord von der Teck, figlio del Sieger del 1913, Lord Remo v. Schiffersttadt.